Visualizzazione di 711-720 di 1895 risultati
Es un poema de Virgilio, el segundo en importancia de entre los que escribió, cuya intención es glosar e informar acerca de las labores agrícolas, además de representar una loa de la vida rural. … Virgilio la dedicó de modo especial a sus benefactores, Augusto y Mecenas (al que se invoca en el inicio de cada libro).
El 1.º de enero de 1853, los sirvientes del hotel de Sanglié en Paris ven salir a Margarita de Bisson, duquesa de la Tour de Embleuse, camino del Monte de Piedad para empeñar su último bien material, el anillo de matrimonio. Su hija Germana languidecía enferma en la cama.
Dans la plaine rase, sous la nuit sans étoiles, d’une obscurité et d’une épaisseur d’encre, un homme suivait seul la grande route de Marchiennes à Montsou, dix kilomètres de pavé coupant tout droit, à travers les champs de betteraves. Devant lui, il ne voyait même pas le sol noir, et il n’avait la sensation de l’immense horizon plat que par les souffles du vent de mars, des rafales larges comme sur une mer, glacées d’avoir balayé des lieues de marais et de terres nues. Aucune ombre d’arbre ne tachait le ciel, le pavé se déroulait avec la rectitude d’une jetée, au milieu de l’embrun aveuglant des ténèbres.
Per secoli, Gerusalemme è stata il centro politico, amministrativo e spirituale. Nel 1948, con la Nakba, gli israeliani hanno scacciato tutti i palestinesi che vivevano nel settore ovest della città, pari al 40% della popolazione, confiscando le loro case e demolendo perfino il cimitero per costruirvi sopra uno dei maggiori alberghi israeliani della città. Ma la città metropolitana di Gerusalemme Est che si estende da Ramallah a Betlemme ed è stata occupata insieme al resto della Cisgiordania nel 1967, rappresenta ancora la forza motrice dell’economia palestinese con circa un terzo della nostra attività economica che ruota attorno ad essa. Considerando dunque l’importanza economica, culturale, sociale e religiosa di Gerusalemme.
Apparso in dodici puntate nella rivista “Collier’s Weekly” dal 27 gennaio al 16 aprile 1898, Giro di vite è uno dei capisaldi dell’opera di Henry James, quello forse che ha ottenuto più attenzione sia da parte della critica che da parte del pubblico. Ispirato da una storia di fantasmi narrata allo scrittore dall’arcivescovo di Canterbury Edward White Benson, questo romanzo breve narra la vicenda di due bambini affidati alla servitù di una vecchia villa di campagna dove avvengono sconcertanti apparizioni. L’atmosfera di un Male incombente è resa ancor più intollerabile dall’ambientazione quasi pastorale e dal senso di pace e luminosità che questa sembra irradiare tutt’attorno. Il terrore che scaturisce da tale contrasto è di natura psicologica, nasce dalla mente del narratore più che dalla descrizione dei fatti: sottile e modernissimo espediente che anticipa la sperimentazione letteraria del Novecento.
Giustino Roncella nato Boggiòlo Suo marito, pubblicato anche con il titolo Giustino Roncella nato Boggiolo, è un romanzo scritto da Luigi Pirandello nel 1911. Giustino Boggiolo, un modesto impiegato fornito di una cultura altrettanto modesta, sposa la giovane scrittrice Silvia Roncella e, dopo che questa diventa celebre, rivela uno straordinario fiuto negli affari, prendendo tutte le iniziative di contratto con gli editori, i critici, i giornalisti, i traduttori e il pubblico, per reclamizzare e far fruttare la produzione letteraria della moglie. Questa sua frenetica attività di agente pubblicitario lo espone alla malignità dei colleghi d’ufficio, che lo ridicolizzano appioppandogli il nomignolo di Roncello e facendogli trovare i biglietti da visita intestati a Giustino Roncella nato Boggiolo. Silvia, che vede il ridicolo della situazione, si distacca sempre più dal marito e si separa da lui, cedendo al corteggiamento di un maturo scrittore, Maurizio Gueli, né si ricongiunge più col marito quando perde l’amore del Gueli e le muore il figlio, sicché sia Giustino sia lei restano soli, ciascuno per la propria strada, chiusi nel proprio dramma interiore.
La revolución de las Provincias Unidas del Río de la Plata contaba un período de ocho años, y después de alternados sucesos de triunfos y reveses en la guerra de emancipación y en la intestina que las devoraba, la situación de la República era bien deplorable.
Grandes esperanzas es uno de los títulos más célebres del gran autor inglés. Publicado originalmente en 1860, narra la historia de Pip, un joven huérfano y miedoso, cuyo humilde destino se ve agraciado por un benefactor inesperado que cambiará el sino de su vida y hará de él un caballero.
Una maravillosa novela de aprendizaje y una magistral galería de protagonistas que trazan un acabado retrato de época, al mismo tiempo que una honda reflexión sobre las constantes de la condición humana.
La realidad de la vida cotidiana en Inglaterra y la fantasía se dan la mano, mostrándonos un mundo extraordinariamente humano y detallista y una peculiar psicología de los personajes.
Eduardo Acevedo Díaz es uno de los máximos exponentes de la novela costumbrista uruguaya del siglo XIX, Grito de gloria es buena prueba de ello. Escrita en 1893, basa su relato en la cruzada de 1825: la batalla de Sarandí, donde las caballerías gauchas, con Lavalleja al frente, vencen a los enemigos, en un lance extremadamente importante donde se deciden los destinos de Uruguay. La naturaleza y el medio social, con algunas intencionadas incursiones en el campo de las tendencias políticas que se podían ver ya perfiladas en el panorama nacional, dan los elementos de este relato. No debemos olvidar que Acevedo Díaz, fue ente todo un activista político y conocía y hasta podía prever algunos acontecimientos futuros, basado justamente en su experiencia.
Comedia de enredo datada en 1657. La pieza transcurre con el trasfondo histórico del viaje de Mariana de Austria a Madrid en 1648-1649 para casarse con Felipe IV.
There are no products |